martedì 10 agosto 2010

Solarium - Il diario di una ragazza particolare

Prima di iniziare.
No, non ho abbandonato Ragnarok e non ho intenzione di farlo; prima di continuare la sua pubblicazione devo rimettere in ordine due o tre idee, abbiate fede e pazienza.
Nel frattempo vorrei allietare la vostra attesa con una nuova storia, un breve racconto vampiresco.

Prologo

01/01/20XX

Caro diario,
come ben sai ieri sera sono andata alla festa in discoteca per festeggiare l’ultimo giorno dell’anno. Sono stanca morta, ma voglio raccontarti ugualmente quello che è successo.
Dunque, eravamo io, Mary e Nikki, le mie migliori amiche, siamo andate a cena in una pizzeria qua vicino, per fortuna che avevamo prenotato perché era pienissimo, poi siamo andate a bere qualcosa nel locale di William, il fratello di Nikki.
Mary ha bevuto più di quanto possa tollerare ed è finita al solito modo: io che le reggo la testa sopra il cesso e Nikki che le fa aria come può; le abbiamo fatta bere tanta acqua e mangiato tanta di quella focaccia ( non ringrazieremo mai abbastanza il cuoco del locale) che alla fine ci ha supplicato di smettere!
Al locale Nikki aveva conosciuto un ragazzo, ma William ha rovinato tutto. È un bravo fratello, solo che a volte è troppo protettivo.
Quando andiamo via per recarci in disco, Nikki dice:
« Meno male! Non ne potevo più di quella palla al piede di mio fratello, possibile che mi debba sempre rompere i coglioni che non ho quando sono impegnata con qualcuno del sesso opposto al mio? E che cazzo, io mica vado a fare il terzo incomodo quando è con una tipa. »
Effettivamente non ha tutti i torti, William è esagerato a volte, forse troppo.
Va be’, alla fine arriviamo davanti la discoteca e il buttafuori non voleva farci entrare perché “No, scusate, ma voi non siete in lista e quindi non potete entrare.”
A quelle parole Mary non c’ha visto più, ha cominciato ad urlare che lei aveva prenotato la lista da almeno due settimane, che suo padre era un famoso avvocato e che avrebbero ancora sentito parlare di lei; ovviamente la storia del padre avvocato era tutta una balla, ma sai come è fatta Mary, deve fare la melodrammatica, senza contare che era ancora sotto i fumi dell’alcool di prima. Insomma, alla fine arriva la tipa che si occupa delle liste e ci fa entrare porgendoci le sue scuse, Mary era raggiante e soddisfatta, mentre Nikki avrebbe voluto morire per la vergogna.
Non abbiamo bevuto molto, giusto un paio di drink perché non volevamo tornare a casa ubriache fradice.
Al bancone c’era un ragazzo da urlo: biondo, occhi grigi, fisico ben scolpito, sembrava un dio sceso in terra da quanto era bello; mi ha fissata per tutta la nottata.
Mary e Nikki mi dicevano di andare da lui e conoscerlo, io però… non so, da quando mi sono lasciata con Jason non ho interesse a trovarmi un altro ragazzo.
Sì, l’ho dimenticato, non piango più tutte le notti pensando che in quel momento avrei potuto essere nel letto suo, sotto di lui a fare l’amore come dei conigli, non mi rinchiudo più in camera la sera perché non ho voglia di uscire e non scrivo neanche più poesie macabre che parlano di morte; credo di aver superato il primo momento di crisi, adesso sto bene.
È solo che gli altri ragazzi non sono Jason, ecco tutto.
Adesso però devo proprio lasciarti, non riesco più a tenere le palpebre aperte, sono le nove del mattino, sono 24 ore che non tocco il mio amato letto.
Al prossimo aggiornamento, caro mio diario.
Ciao ciao!

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